PARCO DELLE MURA
Concorso di progettazione del Parco della Cultura Urbana
all’interno delle Mura Magistrali cittadine a Verona
Il Parco delle Mura Magistrali rappresenta per Verona una grande opera d’arte purtroppo non riconosciuta come dovrebbe dalla maggior parte delle persone.
Il suo sviluppo semicircolare racchiude il centro cittadino formando una sorta di cintura verde, un parco lineare all’interno di una struttura fortificata che rappresenta un campionario di forme dell’architettura militare, nella quale coesistono opere scaligere, venete ed asburgiche che coprono un arco di tempo di sei secoli.
La strategia a scala urbana è quella di interrompere questa divisione.
Si propone di collegare con percorsi ciclo-pedonali l’area tra le mura e via Colonnello Galliano con il centro della città, riaprendo i cancelli degli orecchioni e le poterne già aperte ma transennate, al fine di rendere il monumento non solo visitabile ma un elemento di connessione culturale tra le due aree urbane.
L’ idea è quella di mantenere il più possibile i percorsi a verde, consolidando il terreno con finitura a prato stabile.
L’ obiettivo è enfatizzare il percorso “Cross delle mura” creando segnaletiche leggere che indichino vedute, coni ottici verso le parti delle mura più caratteristiche, informazioni riguardo la storia delle mura, fontanelle d’ acqua ove possibile, per favorire un uso più sostenibile del parco ed evitare l’uso di plastica, infine arredo urbano per il relax come panchine e sedute.
La strategia è quella di inserire piccoli dispositivi per sottolineare il percorso ciclopedonale e per informare i fruitori del parco sulla storia delle mura.
L’idea progettuale ha due obiettivi: il primo di creare consapevolezza nei fruitori, con punti informativi per sensibilizzare ad un uso consapevole del parco, imparando attraverso il racconto della storia creando un maggior interesse storico. Il secondo obiettivo è quello di ricucire le due parti di città creando uno nuovo spazio aperto alla comunità per la socializzazione e il tempo libero.
Il progetto prevede una fascia di rispetto sul lato ovest di minimo 3 mt dalla cinta muraria.
All’interno degli edifici già presenti nell’area di progetto prevedere di trovare spazio per un punto parco/spazio informativo e di gestione del parco e delle sue attività e una ciclofficina/spazio laboratorio per skater e bikers.
L’ elemento iconico dello stato attuale è la piastra ovale originariamente concepita come vasca di decantazione delle acque provenienti dal canale Camuzzoni per alimentare la grande vasca natatoria.
Partendo dalla piastra come elemento centrale e di grande carattere formale si è deciso di creare un percorso perpendicolare ad essa per esaltarne la geometria oltre che l’importanza.
Nello spazio libero tra gli alberi sono stati disegnati spazi dalle forme curvilinee, ognuno dei quali ospita una diversa attività. Ogni area è delimitata da una spalliera in tondino metallico, verniciata blu notte che serve anche come elemento cavo per ospitare gli impianti elettrici utili all’ illuminazione del parco.
La spalliera caratterizza tutto il progetto e cambia funzione di volta in volta: è elemento orizzontale sospeso di delimitazione che può essere utilizzato come supporto per appendersi o attaccare attrezzature mobili, inoltre dà la possibilità di attaccare teli ombreggianti per l’estate e diventa copertura nel caso dell’area di esibizione.
All’interno di ogni area sono presenti le attrezzature sportive per parkour, open air street workout, arrampicata, bouldering, spazio per area di esibizione. Per ognuna delle attività sono stati disegnati degli oggetti appositi, muretti diagonali, installazioni per il quorter di lancio, scalette, rails per eseguire manovre, struttura piramidale tessile per l’arrampicata, gradinate per relax e parkour, pareti per bouldering, panchine e altalene.
Trovano spazio nel progetto anche due piccoli padiglioni mobili: un parallelepipedo con chiosco/bar con banconi che si affacciano all’esterno, rivestito da una maglia metallica verniciata e un cilindro contenente i servizi igienici, uno per donne e disabili e uno per uomini.
Il fulcro del progetto è la piastra ellittica, in essa l’intervento si limita a rimodellarne i bordi realizzando gli spazi per il vert e per le acrobazie degli skaters, lasciando invece alla loro inventiva le strutture poste al centro, che saranno realizzate dagli stessi con elementi in multistrato di legno marino e acciaio con il supporto degli sponsor. Il progetto di modellazione prevede la creazione di vert a varie pendenze, anche molto morbide, che diventino anche rampa di accesso diretto alla quota della strada permettendo di eliminare le barriere attuali, intorno alla piastra sono mantenute le sedute presenti con funzione anche urbana. Il progetto vuole enfatizzare la presenza dello skatepark anche dall’esterno attraverso due sistemi: il primo è la creazione di una piccola piazzetta accessibile dal marciapiede esterno e dalla ciclabile che va a consolidare un comportamento già esistente dei passanti che si affacciano incuriositi dalle acrobazie degli skater, il secondo è la realizzazione di un impianto di illuminazione integrativo rispetto ai fari esistenti, scenografico realizzato mediante un reticolo di cavi tesi e luci led che ricordano una costellazione inserendo le luci più importanti nei due fuochi geometrici dell’ellisse.
Il progetto prevede di mantenere il più possibile un aspetto verde del parco attraverso:
il mantenimento e la cura degli alberi esistenti, utilizzabili anche per lo slackline l’utilizzo di una pavimentazione permeabile, verde, inerbita.
L’idea è di creare un parco accessibile a tutti, che elimini le barriere architettoniche e sociali, inclusivo, dove adolescenti e anziani possano condividere lo spazio divertendosi.
Client:
Comune di Verona
Year:
2020
Typology
Landscape
Surface
2000 mq
Budget
500k €
Location
Verona
Tag
landscape, design, archite